sostenibilità nell'ecommerce nuova sfida

L’eCommerce a sostegno dell’ambiente


Di pari passo alla crescita dell’eCommerce a livello globale, la consapevolezza ambientale è un trend in forte aumento in questi ultimi anni. Gli effetti dell’attività umana sull’ambiente sono diventati sempre più evidenti. La popolazione, a partire dai governi nazionali, passando dalle aziende e andando a finire ai cittadini, si sta muovendo per correre ai ripari.
Anche nell’eCommerce, di conseguenza, il concetto di sostenibilità ha iniziato ad acquisire un ruolo primario nei modelli di business delle aziende, dai grandi colossi del settore, fino alle piccole aziende.
La capillarità con cui il commercio digitale si è diffuso nel mondo ha portato gli attori di questo settore a ripensare la gestione della catena di distribuzione e all’affermarsi di modelli più sostenibili.

UNA GESTIONE PIÙ “GREEN”

Secondo uno studio condotto da IBM in 28 paesi, circa il 75% dei clienti afferma che sia importante per loro che:
  • i brand offrano prodotti “puliti”.
  • le aziende siano responsabili verso l’ambiente.
  • venga supportato il riciclo o l’utilizzo di ingredienti naturali.
Quasi sei persone su dieci, inoltre, è disposta a pagare di più per un servizio o prodotto che ha meno impatto ambientale.
Sono i Millennials la generazione con più autoconsapevolezza in termini di impatto ambientale dei propri acquisti, secondo una ricerca di Statista. E subito dopo si trova la più giovane Generazione Z, segno che in futuro vi sarà sempre più consapevolezza da parte dei consumatori riguardo alle tematiche ambientali. Per andare incontro a queste richieste, i rivenditori online si sono mossi verso una catena di fornitura più ecologica e verso una maggiore responsabilità sociale d’impresa. Questo non aiuta solo l’ambiente, ma porta anche al rafforzamento del brand dell’impresa che si impegna ad aiutare l’ambiente.

UN PACKAGING SOSTENIBILE

Uno dei più grandi fattori di inquinamento nell’eCommerce (ma non soltanto) sono le confezioni necessarie alla distribuzione dei beni: la crescita di questo settore ha portato negli anni anche a una crescita di materiale di confezionamento ed imballaggio, spesso in plastica, dannoso per l’ambiente se non riciclato.
packaging sostenibile per l'ambiente
Il packaging sostenibile è la soluzione concepita per ridurre al minimo il proprio impatto ambientale, svolgendo allo stesso tempo la funzione di protezione e brandizzazione del prodotto, andando incontro alle richieste dei consumatori. Sempre più aziende stanno adottando delle confezioni eco-friendly, e anche i più grandi colossi dell’eCommerce puntano ad avere un packaging 100% sostenibile entro pochi anni.
I punti principali per un packaging sostenibile sono:
  • l’utilizzo di materiali riciclati e biodegradabili.
  • il minor utilizzo di materia prima possibile.
  • la facilità di separazione dei materiali di imballaggio.
  • la possibilità di riutilizzo e riciclo.
Un esempio di questo cambiamento è l’utilizzo di materia prima per imballaggi in carta e cartone proveniente da foreste certificate PEFC, ovvero foreste gestite in maniera sostenibile.

UNA DISTRIBUZIONE SOSTENIBILE

La consegna green è un altro aspetto fondamentale su cui si stanno facendo enormi passi avanti. Sebbene ancora agli inizi rispetto alle soluzioni di packaging, molte compagnie di spedizioni stanno potenziando la propria flotta di veicoli in modo da ridurre il loro impatto ambientale. Gli importanti investimenti nell’elettrico in questi anni e negli anni a venire potrà favorire questo graduale passaggio.
spedizione sostenibile veicolo green
Un esempio è Koiki, un’azienda spagnola di last mile delivery (ultimo step della catena di distribuzione) nata nel 2015. Koiki utilizza biciclette e veicoli elettrici per effettuare le consegne per servizi di eCommerce.
Anche le più diffuse aziende di spedizione si stanno muovendo in questa direzione, avendo già definito i loro piani per questo decennio.

INVESTIMENTI GREEN

investimenti in campo green, es. startup ecologiche
Molte aziende di eCommerce, inoltre, si stanno impegnando a fare numerosi investimenti in campo ambientale.
Un esempio è l’adozione di soluzioni di decarbonizzazione per le proprie sedi operative, tramite l’utilizzo di risorse rinnovabili ed aumentandone la loro efficienza energetica.
Grandi colossi del settore, inoltre, stanno investendo in startup green per supportare lo sviluppo di tecnologie sostenibili, in modo da favorire ed accelerare questa rivoluzione in atto.

IL BOOM DELL’ECONOMIA CIRCOLARE

Il sostegno dell’ambiente da parte dell’eCommerce non sta avvenendo solamente a livello della supply chain: modelli di commercio digitale basati sull’economia circolare sono sempre più diffusi. Sono trainati sempre dalle generazioni più giovani: dalle statistiche, l’80% dei Millennials e della Generazione Z ha comprato o vuole comprare un prodotto usato o ricondizionato.
L’economia circolare è un modello di produzione e consumo, il quale implica condivisione, riutilizzo, prestito, noleggio, riparazione, ricondizionamento, rivendita e riciclo di prodotti esistenti per ridurre al minimo gli sprechi. Questo modello economico è anche supportato a livello governativo, ad esempio in Europa nel Green Deal europeo. Si sono così andati a diffondere molti marketplace per la vendita di prodotti usati, dall’elettronica ai vestiti, ma anche oggetti vintage.

UN ESEMPIO: LA MODA CIRCOLARE

Un importante esempio di questo è il boom della moda circolare. Si pensa che attualmente questo mercato, dal valore stimato di 5 miliardi di dollari, sia maggiore di quello dell’industria tradizionale del 63%, secondo il Circular Fashion Report.
foto vestiti usati per rivenderli online
Non solo: secondo l’ultimo report di ThredUp, il mercato della rivendita dell’usato nel campo fashion è destinato ad aumentare dai 5 miliardi del 2021 ai 36 miliardi nel 2025, con una crescita undici volte maggiore rispetto al settore tradizionale.
L’impatto ambientale positivo di questo modello di business è notevole. Sempre secondo ThredUp, comprare un abito usato riduce la propria impronta ecologica dell’82% rispetto a comprare un abito nuovo. Per il 2030, all’interno dell’industria della moda, si pensa che si potranno tagliare 143 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra.
Questo cambiamento è trainato principalmente dalla Generazione Z, la quale ha una nuova mentalità verso il consumo di abbigliamento. Le motivazioni che questa generazione mette al centro dei propri acquisti nel campo della moda sono: sostenibilità, valore, rivendibilità, riduzione dei rifiuti.
Questo incremento della rivendita di vestiti usati si rispecchia nel successo dei marketplace dell’usato, sia generali, sia specifici nel campo dell’abbigliamento. Essi hanno visto un aumento esponenziale della loro popolarità e del loro utilizzo. Un esempio ne è Depop, secondo unicorno fra le startup italiane, app marketplace per la compravendita di vestiti usati acquisita da Etsy per oltre un miliardo di dollari.

UNA UNIONE FONDAMENTALE

Come abbiamo visto, eCommerce e sostenibilità ambientale si stanno muovendo di pari passo, l’uno a supporto dell’altro, per il raggiungimento dell’accordo sui cambiamenti climatici, e per aggiungere valore ai propri brand nelle menti dei consumatori odierni, sempre più consapevoli dell’argomento.
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